lunedì 17 settembre 2012

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Forza Nuova: difendiamo la piccola produzione a “chilometro zero”

domenica 16 settembre 2012
SOSTEGNO ALL’AGRICOLTURA BIOLOGICA, APPELLO A GAL TABURNO ED AMMINISTRAZIONI LOCALI
 
di Antonio Caporaso
Il presidio di Forza Nuova Valle Vitulanese lancia un appello alle amministrazioni comunali locali e alla Comunità Montana del Taburno, ma soprattutto al Gal Taburno, che, negli scorsi mesi, si sono dimostrate sensibili ed interessate a tutelare la produzione agricola biologica e a “chilometro zero”, sottoscrivendo i documenti proposti dalle realtà operanti in difesa di tale settore. Spiega il documento dei nazionalpopolari vitulanesi: “Il nostro premier Mario Monti ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro l’agricoltura a ‘chilometro zero’. In pratica il governo vuole bloccare alcuni atti normativi della Regione Calabria, rea di aver legiferato oltre la sue competenze stabilite in materia. Secondo il governo ‘oligarchico’ la legge regionale contiene delle disposizioni che, nel favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, ostacolerebbero la libera circolazione delle merci in contrasto con i principi comunitari. In sostanza, la normativa regionale viene considerata alla stregua di un provvedimento di natura quasi autarchica tale che i prodotti regionali avrebbero un vantaggio considerato contrario al principio di libera circolazione delle merci rispetto ai prodotti extraregionali. E’ chiaro che il ricorso mira a liberare il campo alle multinazionali da qualsiasi tipo di concorrenza. Distruggono le aziende locali, devastano il tessuto sociale e rendono il popolo completamente dipendente da strutture extraterritoriali e multinazionali senza scrupoli. Annientano la tradizione, distruggono l’identità e le coscienze per imporre il loro progetto di governo mondiale. Il controllo delle sementi, quindi dell’agricoltura, e di conseguenza degli alimenti è il chiaro segno che si aprono il varco per l’introduzione delle colture Ogm”. Ecco perché Forza Nuova, chiede alle amministrazioni locali e alla Comunità Montana del Taburno, ma anche al Consorzio Gal Taburno di alzare la voce e sensibilizzare con la Regione Calabria. “Tale atto concederebbe anche alla produzione agricola locale di non essere stritolata dalle azioni golpiste del governo in favore della grande industria multinazionale a scapito del contadino locale”. Chiude il documento di Forza Nuova, che vuole la sponda soprattutto del Gal Taburno, realtà locale che si sta dimostrando attenta e presente accanto ai produttori dell’area Taburno-Camposauro: “Questi atti del governo Monti, attentano alla basi della coesione sociale. L’agricoltura, ricordiamolo, è un bene comune nato 10.000 anni fa. Da quando l’uomo ha fatta propria questa arte, sono nati i primi centri urbani, le prime aggregazioni civili, è stata la base dello sviluppo della società che oggi andiamo demolendo. Il culto dell’uguaglianza e dell’omologazione sta per convertire le diversità agro-alimentari”.

sabato 15 settembre 2012

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Campoli/ Il punto fissato lungo la strada che conduce la borgo tocchese di Friuni

sabato 15 settembre 2012

ATTIVATO IL CENTRO DI RACCOLTA PER I RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICE ED ELETTRONICHE
 
di Antonio Caporaso
E’ realtà il Centro di Raccolta per i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, qualificati più semplicemente come Raee. Come annunciato qualche mese fa, l’amministrazione guidata dal primo cittadino Mario Saverio Orlacchio ha deciso il luogo per lo sversamento dei rifiuti elettronici: si tratta dell’area ex parcheggio poco distante dal cimitero civico, lungo la strada intercomunale che porta al borgo tocchese di Friuni. Il Centro di Racconta, recintato ed allestito con scarrati e cassonetti adatti al deposito dei rifiuti, sarà a disposizione delle famiglie campo lesi in orari prestabiliti o su richiesta recandosi presso la Casa Comunale. I Raee sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata all'abbandono. I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti è la presenza di sostanze considerate tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale. Ecco perché è utilissimo creare in ogni singolo comune un punto di raccolta con lo scopo di offrire un servizio utile alla cittadinanza che spesso, macchiandosi di menefreghismo abbandona nell’ambiente tali rifiuti. I Raee sono apparecchiature che per un corretto funzionamento dipendono dall'energia elettrica, sia come utilizzatrici, sia come generatrici, progettate per funzionare a tensioni fino a 1000 V AC o 1500 V CC, e appartengono a una delle seguenti categorie: grandi elettrodomestici; piccoli elettrodomestici; apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni; apparecchiature di consumo; apparecchiature di illuminazione; strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni); giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero; dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati ed infetti); strumenti di monitoraggio e controllo; distributori automatici.

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Ponte/ L’amministrazione si impegna a donare un futuro migliore al territorio

venerdì 14 settembre 2012
APPROVATO IL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
Il governo Ventucci è uno dei primi a seguire le disposizioni sottoscritte con il “Patto dei Sindaci”
di Antonio Caporaso
L’ultimo consiglio comunale è stato utilissimo per approvare un emendamento presentato dalla stessa maggioranza, riguardante il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Ponte redatto dalla società Energency Sas. Già nel lontano 2010, precisamente il 24 giugno, con delibera del Consiglio Comunale, l’ente pontese aderì al Patto dei Sindaci nella lotta ai cambiamenti climatici. Con tale sottoscrizione l’amministrazione comunale si impegnava a redigere un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile con l’obiettivo di ridurre nel proprio territorio delle emissioni di anidrite carbonica, il principale gas serra, di una quota superiore al 20% rispetto alle emissioni del 1990. Successivamente il governo Ventucci ha affidato alla Energency Sas, la redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, considerando anche il fatto che l’amministrazione Provinciale di Benevento veniva riconosciuta ufficialmente come Struttura di Supporto ai governi locali attraverso la firma della Convenzione con l’Unione Europea del 7 giugno 2010. Questa scelta, fortemente voluta dal governo Ventucci, e da tutto il Consiglio Comunale, impegna nei tutti, prossimi anni, a pensare, progettare e costruire un paese e la sua comunità a misura d’ambiente. Sostenibilità ambientale non sono più parole vuote a cui dare significati astratti. Con tali azioni la politica amministrativa pontese si assume un impegno concreto nei confronti del proprio territorio, dei suoi concittadini e delle generazioni future che hanno il diritto di vivere nel mondo migliore possibile. Con questo Piano si da un senso compiuto anche alle parole, fatte proprie con il Patto dei Sindaci, ovvero che il territorio e le risorse ambientali sono limitate e vanno quindi sfruttate con rispetto. Allo stesso tempo devono essere contenute le emissioni nocive in atmosfera. Tutto ciò senza dimenticare la crescita e lo sviluppo; parti integranti della nostra economia e della nostra società. Con questo Piano d’Azione, insomma, il governo Ventucci, si impegna fortemente e concretamente a progettare un futuro migliore per Ponte. Il Piano d’Azione è lo strumento attraverso il quale l’amministrazione comunale intende raggiungere il suo obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 annuali. Sono stati pertanto individuati i seguenti settori d’azione: edifici ed illuminazione pubblica; trasporti; fonti rinnovabili di energia e generazione diffusa di energia; Pianificazione Urbanistica; tecnologie per l’informazione e la comunicazione; microclima. Le azioni scelte dall’Amministrazione Comunale al fine di perseguire l’obiettivo di riduzione della CO2 sono, sulla base delle indicazioni della Commissione Europea, misure di competenza dell’Amministrazione stessa.

giovedì 13 settembre 2012

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Cautano/ L’ex plesso scolastico di via Trieste sarà ristrutturato con 60mila euro

martedì 11 settembre 2012
POLO SANITARIO DELLA VALLE VITULANESE, LA SOLUZIONE CACCIANO SODDISFA L’ASL
 
di Antonio Caporaso
Come anticipatoci dal primo cittadino, Antonio Orlacchio, in tempi non sospetti, quando il progetto era ancora segretamente in cantiere e tutto viaggiava ancora nei pensieri degli amministratori, la struttura dell’ex plesso scolastico di Via Trieste in località Cacciano, sarà adibita, a poliambulatorio. La conferma è arrivata dal documento di giunta liquidato la scorsa settimana e che prevede la quantificazione dell’investimento per i lavori di sistemazione della struttura, ora fatiscente. Il progetto, messo a punto dall’ingegnere Michelangelo Ventrone, prevede una spesa complessiva di 60mila euro. Ci spiega il sindaco Orlacchio: “E’ una scelta che fa seguito alla richiesta del direttore generale dell’Asl di Benevento che ci ha esplicitamente richiesto di adoperarci per lo spostamento, dovuto ad una palese mancanza di spazio, dei vari uffici ed ambulatori ubicati nel poliambulatorio comunale adiacente al municipio”. L’ok all’utilizzo dei locali dell’ex plesso scolastico è stato dato dall’Asl lo scorso 4 luglio, dopo il sopralluogo compiuto il 26 giugno. Ma nelle intenzioni dell’amministrazione Orlacchio, la prospettiva di spostare il “polo dell’Asl” era già viva da almeno un anno. Infatti, già la scorsa estate, durante una chiacchierata con il sindaco, era stata avanzata questa ipotesi, tanto da voler avanzare l’idea di creare in località Cacciano, vero centro geografico della Valle Vitulanese, il Polo Asl di tutta il compresorio. Una soluzione non disdegnata dalla stessa azienda sanitaria, considerando che la vastità dell’ex struttura scolastica. Aggiunge il sindaco Orlacchio: “Troviamo così una sistemazione più consona e capace di rispondere alle esigenze dell’Asl, anche in prospettiva. Dando una locazione diversa in una struttura più ambia ed accogliente, l’Azienda Sanitaria potrà avviare anche progetti tesi a migliorare il servizio ed ampliare le soluzioni per rispondere alle aspettative ed alle necessità dei cittadini. La nostra idea di un Polo Sanitario della Valle Vitulanese va avanti e la struttura di via Trieste e la risposta più efficace che il comprensorio ha saputo trovare. La centralità del posto non metterebbe in difficoltà nessun cittadino”.

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Ponte/ Una importante opera pubblica da quasi 400 mila euro

martedì 11 settembre 2012
PUBBLICATO IL BANDO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO DI INSEDIAMENTO PRODUTTIVO

di Antonio Caporaso
L’amministrazione Ventucci ha disposto il bando per l’esecuzione dei lavori relativi alle opere di infrastrutture del Pip (Piano di Insediamento Produttivo). L’intervento è finanziato con i fondi della Regione Campania. L’investimento complessivo contemplato dall’appalto, compresi gli oneri per l’attuazione piani di sicurezza non soggetti a ribasso, è fissato in 396.311,22 euro Iva esclusa. L’importo a base di gara è di 392.100,66 euro, (Iva esclusa - al netto di oneri per l’attuazione piani di sicurezza per 4.210,56 euro, non soggetti a ribasso). Specifica la nota che “… l’amministrazione aggiudicatrice si riserva di chiedere all’appaltatore variazioni nel limite del quinto in più o in meno”. Il termine di esecuzione dei lavori è fissato in 261 giorni naturali e consecutivi dalla consegna dei lavori. Si avvisa che le varianti sono ammesse nei limiti previsti dal disciplinare di gara. Il termine ultimo per ricevere le domande di partecipazione è mercoledì 10 ottobre 2012. I Piani di Insediamento Produttivo sono piani di iniziativa pubblica attuativi del Piano Regolatore Generale. Possono essere progettati per accogliere o solo attività monotematiche (artigianali, industriali, commerciali e turistiche), oppure un insieme di attività tra quelle sopra elencate. Sono strumenti che possono essere realizzati soltanto su aree individuate, ai sensi dalla normativa urbanistica, come "aree industriali". Le aree su cui sorgeranno i fabbricati sono espropriate dal Comune e sono successivamente ricedute agli operatori o in diritto di proprietà, oppure in diritto di superficie. Qualunque intervento edilizio in dette aree è regolato da un atto notarile (convenzione) con cui sono disciplinati i rapporti e gli obblighi dei singoli operatori nei confronti del Comune. I compiti assegnati al Comune, oltre a quelli strettamente tecnici, riguardano: verifica che i futuri operatori possiedano i requisiti soggettivi previsti dalle vigenti disposizioni legislative in materia e dalle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico, per poter essere assegnatari di un lotto; esercizio del diritto di prelazione sulla cessione dei fabbricati; formazione ed aggiornamento annuale di una graduatoria di soggetti a cui assegnare gli eventuali lotti liberi.

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Tocco Caudio/ Sarà costituita anche una banca dati informatizzata

martedì 11 settembre 2012
ACCERTAMENTI ICI ED IMU SI PROCEDE AD AFFIDARE IL SERVIZIO, PARTONO I CONTROLLI

di Antonio Caporaso
La giunta tocchese ha approvare, nei giorni scorsi, il Capitolato Speciale per il “Servizio di elaborazione e formazione banca dati immobiliare per tributi comunali, accertamento Ici annualità pregresse ed accertamento Imu 2012 e seguenti. Il governo Papa ha deciso, inoltre di autorizzare il Responsabile del Servizio Ici per l’affidamento del servizio stabilendo che: la formalizzazione del rapporto contrattuale con l’operatore economico individuato dovrà  avvenire entro giorni 30 dalla data di adozione della presente; l’individuazione dell’operatore economico dovrà essere definita  privilegiando soggetti che possano garantire la piena fiducia ed affidabilità, sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista delle competenze tecnico-operative; l’operatore economico individuato dovrà comunque offrire un ribasso sui corrispettivi, fermi rimanendo gli obblighi funzionali ed organizzativi previsti. L’appalto ha per oggetto la gestione completa delle attività finalizzate: alla costituzione di una banca dati informatizzata, mediante l’ausilio di software da fornire, installare ed aggiornare a cura dell’affidatario, di tutto il patrimonio immobiliare esistente sul territorio comunale di Tocco Caudio e soggetto all’Imposta Comunale sugli Immobili (per gli anni fino al 2011) e all’Imposta Municipale Unica (Imu) per gli anni successivi; alla definizione delle attività di accertamento delle posizioni relative all’Ici per gli anni dal 2007 al 2011; alla definizione delle attività di accertamento delle posizioni relative all’Imu per gli anni dal 2012 al 2014. L’affidatario, entro due mesi dalla formalizzazione del rapporto contrattuale, dovrà procedere, anche con l’apporto delle strutture logistico-operative del Comune di Tocco Caudio, alla realizzazione del seguente programma di lavoro: fornitura, installazione ed implementazione sul server in dotazione dell’Ente di apposito software gestionale attraverso cui poter gestire le fasi di accertamento tributario in materia di Ici ed Imu; costituzione, bonifica ed aggiornamento, con l’utilizzo del software di cui al punto precedente, di una banca dati nella quale dovranno essere analiticamente inseriti tutti gli immobili insistenti sul territorio comunale e soggetti all’Ici ed all’Imu, con la indicazione dei seguenti dati: ubicazione; intestatario catastale; riferimenti catastali; consistenza catastale; posizione Tarsu dell’immobile; versamenti Ici ed Imu effettuati in relazione a ciascun immobile. Il Comune si impegna a corrispondere all’affidatario per tutte le attività un importo forfettario di 6.250 euro, oltre Iva, restando inteso che, alla scadenza del rapporto contrattuale, la proprietà della licenza del software installato e le banche dati ivi implementate rimarranno nella piena ed incondizionata disponibilità del Comune. Il pagamento del corrispettivo verrà disposto entro due mesi dalla data di ultimazione delle operazioni, da attestare mediante apposito verbale congiunto a cura del responsabile della ditta affidataria e del Responsabile di Imposta. Il Comune di Tocco Caudio si impegna, inoltre, a corrispondere all’affidatario, per ciascuna annualità di imposta Ici accertata, un importo fisso di 2.750 euro oltre Iva, entro mesi due dalla ultimazione della fase di notifica degli avvisi di accertamento e/o liquidazione. L’ente, infine, si impegna a corrispondere all’affidatario un importo pari al 18% (oltre Iva) di quanto effettivamente incassato a seguito delle attività eseguite. L’importo complessivo dei corrispettivi per lo svolgimento delle attività previste è stimato in 35mila euro (oltre Iva).

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Torrecuso/ L’associazione troverà dimora in via Francesco De Ruggiero

martedì 11 settembre 2012
L’ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI AVRÀ UNA SEDE NELLE STRUTTURE COMUNALI
di Antonio Caporaso
L’impegno sociale dell’amministrazione Cutillo si concretizza anche con gesti di solidarietà verso chi dedica il proprio tempo libero alla tutela degli animali. Il governo torrecusano ha accolto la richiesta presentata da Dario Rapuano, attuale commissario straordinario della Sezione Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Torrecuso, in merito alla possibilità di utilizzare gratuitamente un locale, di proprietà comunale, da adibire a sede sociale, per lo svolgimento dell’attività dell’associazione. Palazzo Caracciolo-Cito ha così deciso di concedere, a tale scopo, alla Sezione Enpa di Torrecuso l’utilizzo per due anni, a titolo di comodato, di un locale dell’edificio di proprietà comunale alla Via Francesco De Ruggiero. Precisa l’accordo: l’utilizzo di detto locale è consentito esclusivamente per lo svolgimento delle attività del comodatario; il locale dovrà essere reso disponibile ogni qualvolta il Comune, per le proprie esigenze, ne farà richiesta; per eventuali danni arrecati a persone, ai beni e agli arredi presenti nei locali utilizzati, unico responsabile è il comodatario; tutte le spese di pulizia dei locali e quelle per le utenze saranno ad esclusivo carico del comodatario che provvederà alla voltura dei contratti entro 30 giorni dalla consegna dei locali; in mancanza, il contratto sarà risolto per inadempimento grave mediante provvedimento unilaterale dell’Ente; l’utilizzatore verserà al Comune una cauzione dell’importo di 100 euro, a garanzia di eventuali danni all’immobile o ai mobili presenti nell’edificio. Tale somma verrà restituita al momento del rilascio dell’immobile, dopo il sopralluogo da parte di personale comunale che, eventualmente in contraddittorio con l’utilizzatore, avrà verificato l’assenza di danni o, in caso contrario, sarà trattenuta dall’Amministrazione a garanzia. Il Comune si riserva, in ogni caso il diritto di agire per il risarcimento dei danni eventualmente cagionati al complesso architettonico ed ai beni in esso custoditi, per l’importo eccedente quello della cauzione versata; l’utilizzatore assume su di sé qualsiasi responsabilità per i danni a persone o cose che si potranno verificare in conseguenza dell’utilizzo, liberando il Comune da ogni responsabilità o colpa; il comodatario dovrà impegnarsi ad osservare e far osservare la necessaria diligenza nell'utilizzo del bene e degli impianti, in modo da evitare qualsiasi danno anche a terzi e restituire il bene nelle condizioni in cui è stato consegnato; è vietato effettuare qualsiasi modifica ai locali comunali, senza previa autorizzazione dell’Ente. Le eventuali riparazioni effettuate o migliorie apportate, previo consenso, resteranno acquisite al patrimonio del Comune senza corresponsione di alcun corrispettivo; la struttura dovrà essere restituita, allo scadere della concessione nelle stesse condizioni di fatto in cui è stata consegnata.